Le sorelle Porku’s vanno in vacanza


In questi ultimi anni si è posto con evidente drammaticità il problema dello smaltimento dei rifiuti. Il superamento di questa criticità non può che prevedere il sistema della raccolta differenziata, un cambiamento della percezione del rifiuto non più scarto da eliminare o bruciare, ma a qualcosa di trasformabile e utile
Lo spettacolo prende il nome dalla caratterizzazione di personaggi medi colti dalla sassareseria popolare. Nascono così le sorelle Porku’s, le impiegate dell’impresa di pulizie sassarese “Tarrangi”. Imbranate, si rivelano pigre e disattente nei semplici compiti domestici a loro affidati.
Lo spettacolo si dipana creando dei divertentissimi sketch che risolvono dubbi sull’esatto conferimento dei normali rifiuti con cui si ha a che fare quotidianamente: come le cozze, la ciogga, la carta unta. Ogni sketch da vita a scene esilaranti come farina e cipolla usata come crema di bellezza secondo lo scimmiottamento degli ultimi dettami della moda bio delle upper class. Gli sketch hanno come tema plastica e alluminio, carta, vetro, umido organico e secco residuo: argomenti trattati in maniera esilarante e brillante, che culminano nella parodia della classe operaia che “non va in paradiso ma neanche sepolta da un cumulo di mondezza”, dando il via alla rivolta delle Porku’s sulle note de “La differenziata la trionferà” cantata sulla improbabile scia di “Bandiera rossa” o la scena delle medesime impegnate il giorno della Cavalcata a procurarsi birra gratis dopo le pariglie o alle prese con mosche umane che vogliono costringerle a buttare la carta nei contenitori specifici, cosa che le Porcu’s faranno anche se le mosche pagheranno la loro solerzia venendo abbattute e ridotte al rango di rifiuti ingombranti da spostare chiamando il servizio apposito.

Con Maria Paola Dessì, Stefano Petretto, Francesco Petretto, Arianna Madrau, Denise Dachena, Fabio Uleri
Scrittura scenica e regia: Romano Foddai