Muri a cielo aperto


Lo spettacolo è ambientato in un condominio dentro il quale due personaggi,divisi da
una parete, si ritrovano a dialogare.
La prima un’insegnante anziana ormai in pensione, il secondo un giovane di belle
speranze che si rimette a posto la nuova casa, faticosamente acquistata con mutuo,
creando notevoli fastidi al tranquillo riposo notturno dell’anziana donna.
Tutto accade in una notte. I due riflettono sulle situazioni che i muri creano nel modo
con cui vengono vissuti o usati dagli uomini intesi come individui o popoli. Affiorano alla
mente le rivolte nelle carceri, le aspettative e le speranze dopo il crollo del muro di
Berlino, il barricarsi delle persone per difendersi dagli altri, i muri come simbolo delle
spaccature e separazioni in seno alle famiglie… I temi dello spettacolo riflettono una
condizione umana di scottante attualità.

Scrittura scenica e regia Romano Foddai
Con Maria Paola Dessì e Stefano Petretto
Collaborazione drammaturgica Renata Molinari
Disegno luci Tony Grandi
Luci e fonica Emilio Foddai